
Così racconta Jean d’Arras:
Disperato per aver ucciso uno zio in un incidente di caccia, il cavaliere Raymondin galoppa nel folto del bosco. Presso una fonte incontra una bellissima dama, che mostra di conoscere il suo nome e la sua sventura. Sposami, gli dice, e ti darò ricchezza e fortuna. Sarò una moglie fedele e ti darò molti figli, ma a una condizione: quando, di sabato, mi allontanerò, non cercarmi mai.
Raymondin sposa Mélusine e con i loro dieci figli*, tutti belli a parte qualche piccolo difetto fisico, nasce la nobile casata dei Lusignan.
Un bel sabato, Raymondin, avvelenato dalle insinuazioni del fratello invidioso, decide di spiare la moglie. La vede farsi il bagno in una tinozza molto profonda: dalla vita in giù non è donna ma serpente. Mélusine si accorge del tradimento e si lancia in volo dalla finestra. Da allora si farà vedere solo di notte, in sembianze di donna per contemplare i figli che dormono, in sembianze di drago ogni volta che una sventura si abbatterà sulla casata dei Lusignan.

*La progenie di Mélusine e Raymondin:
Urien, il maggiore, con il viso corto e largo, un occhio rosso e uno verde e con le orecchie più grandi del mondo, futuro re di Cipro;
Eudes, con un orecchio più grande dell’altro;
Guyon, con un occhio più in alto dell’altro, futuro re d’Armenia;
Antoine, con un’unghia (per altri una zampa) di leone sulla guancia;
Renaud, con un solo occhio, futuro re di Boemia;
Geoffroy, con una zanna di cinghiale che gli spunta dalla bocca;
Fromont, con un piccolo neo peloso sul naso, si farà monaco a Maillezais;
Horrible, incredibilmente alto, con tre occhi e una ferocia incontrollabile (a quattro anni aveva già ucciso due nutrici);
Thierry e Raymonnet, perfettamente normali.